Lunedì a colori - Il rosso, 2 di 3


Eccoci di nuovo, buon #lunedìacolori! Questa settimana è iniziata col botto (letteralmente, vista la scossa di terremoto nell'hinterland romano) e, non so per te, ma per me si prospetta più che intensa. Direi che c'è proprio bisogno di un po’ di ROSSO!

Dopo aver visto nel post precedente le sue caratteristiche ottiche, simboliche e psicologiche, oggi passiamo all’applicazione concreta della teoria del colore, iniziando dalla decorazione d’interni. Ti piacerebbe una bella stanza rossa, come quella dipinta da Matisse? Vediamo i pro e i contro!


Dal punto di vista ottico, il rosso riempie visivamente lo spazio, facendolo sembrare più pieno. Una parete rossa è da sola un elemento d’arredo, mentre una stanza già ingombra di mobili e oggetti, con le pareti rosse appare caotica, stancante, quasi opprimente.

D’altra parte, il rosso è un colore vivace e stimolante, un po' come una tazzina di caffè: l'esposizione prolungata al colore rosso aumenta la frequenza cardiaca, accelera il respiro, stimola i sensi, mantiene vigili e predispone all’azione. In un libro di cromoterapia che ho tentato di leggere tempo fa (ma era davvero troppo misticheggiante, per i miei gusti), ho trovato scritto che bere acqua esposta alla luce del sole dentro bicchieri di vetro rosso accelererebbe il metabolismo. Prendiamola come nota di colore, hai visto mai!


Il rosso rende sovreccitati e irritabili, quindi è un colore da evitare negli spazi dedicati al relax o nei luoghi ad alto tasso di stress, come fabbriche, uffici affollati o sportelli di ricevimento del pubblico; hai presente il film Inside Out? Nessuno vorrebbe avere Rabbia davanti, in quei frangenti! Il rosso è ideale invece nelle palestre o nei ristoranti, dove viviamo soprattutto con il nostro corpo.


In casa, la sua vivacità può rendere subito interessante a una zona un po’ anonima o una nella quale ci si ferma per poco tempo, come ad esempio un corridoio; oppure, può aggiungere calore a uno spazio conviviale come la cucina o il soggiorno. In camera da letto, la questione è controversa: c'è chi lo consiglia per accendere la passione (basta anche solo un'abat-jour a luce rossa, per creare un'alcova) e chi invece lo sconsiglia perché non favorisce il riposo. In piccoli tocchi, mantiene l’attenzione negli studi creativi e dà allegria alle camerette dei bambini.


“Piccoli tocchi” è la formula magica per minimizzare l’impatto aggressivo di questo colore; come accennato prima, si può dipingere di rosso una sola parete, che catturerà lo sguardo dando carattere all’intera stanza e, a seconda della luce naturale, si possono scegliere rossi più chiari o più scuri, più caldi o più freddi, più morbidi o più incisivi. Non bisogna infatti pensare esclusivamente al rosso lacca: la famiglia del rosso spazia dal fragola al bordeaux, dal corallo al color mattone.


Per non sbagliare, prima di dipingere un muro di rosso si può aggiungere alla stanza qualche accessorio in tinta (tovaglie e presine in cucina) o un mobile a cui si possa facilmente cambiare colore (per esempio, un divano coperto da un drappo rosso), per valutare come sta nell'insieme dell'ambiente e "vedere di nascosto l'effetto che fa".

Ti è venuta voglia di portare un po' di rosso nella tua casa?
Magari puoi inziare dal un bel mazzo di rose, tulipani o gerbere rosse,
e averle a portata di sguardo mentre leggi Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle
o La camera rossa di August Strindberg, romanzi che due persone mi hanno gentilmente suggerito da abbinare a questo post.

Se ti va, lasciami un commento o condividi l'articolo. Ti aspetto lunedì prossimo
con l'ultima puntata rossa. Buona settimana!

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