Mozart e l'Olocausto


[Brano consigliato per iniziare: W.A. Mozart, messa da Requiem in Re minore K 626]

Oggi è la Giornata della Memoria. E ricorre anche l'anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart. Una pura coincidenza che non significa nulla, ma che può fare riflettere proprio per la diversità dei due eventi. Sono agli antipodi.

Da un lato, il punto più basso dell'umanità, o meglio della disumanità. L'arroganza e la crudeltà che hanno provocato nel corso della storia infiniti massacri e genocidi vergognosi, con la Soluzione Finale nazista applicano a questo scopo la calcolata efficienza della struttura industriale. Per questo è un punto di non ritorno, è la macchia nella coscienza umana che riunisce e amplifica tutte le macchie precedenti.

Dall'altro lato c'è l'arte, e in particolare la musica. Una delle espressioni più antiche del genere umano e quella che, secondo la scienza, va a stimolare il cervello come nessun'altra. Volendo poi restare sul personaggio, al di là della sua vita mortale, Mozart è stato uno degli artisti più importanti di ogni tempo, un genio dal talento unico. Le sue composizioni sono studiate tra l'altro per gli effetti benefici che hanno sulla psiche umana, sugli animali e persino sulle piante. È un esempio - non l'unico, per fortuna - della grandezza della creatività umana, che diventa quasi divina.

La bellezza può salvare il mondo? Sinceramente, non lo so.
Spesso la parte oscura e cattiva dell'essere umano sembra prevalere ovunque, creando sistemi complessi di paura, rabbia, odio. L'arte invece, che è espressione e quindi comunicazione, ci ricorda quanto possiamo elevarci, superare le epoche e le latitudini e toccare ben altre corde. Anche se non siamo Mozart.

[Brano consigliato per finire: W.A. Mozart, concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in Do maggiore, KV 467]

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